mi è proprio venuta in mente questa canzone di sergio endrigo, che canticchiavo al mare navigando sul mio materassino. "partirà, la nave partirà, dove arriverà, questo non si sa...sarà come l'arca di noè, il cane il gatto io e te"
A parte il fatto che abbiamo viaggiato in aereo, c'erano due cani, la gatta, dany ed io,i due nanerottoli di 6 e tre anni, 12 valigie e 4 bagagli a mano. se qualcuno di voi ha figli o animali, penso si sia fatto immediatamente un'idea di quanto rilassante possano essere state le 13 ore e mezza di volo.
Non è stata una partenza scontata: la prima sorpresa l'abbiamo avuta all'aeroporto di venezia dove una cordialissima hostess chediol'abbiaingloriasempre ci ha comunicato di aver già imbarcato un altro animale prima dei nostri e che il limite massimo di animali per volo è di 3. quindi che a caso, avremmo dovuto lasciare giù uno dei nostri. dopo numerose suppliche e piagnistei (no, non erano i bambini a piagnucolare) l'hostess ha avuto un'altra illuminazione "sapete una cosa? io qui vedo che avete un sacco di esotici timbri e vaccinazioni, ma secondo me in guatemala serve anche quella contro parvovirus, quindi vi tocca partire senza animali! anzi, forse il gatto lo potete portare!" a questo punto le suppliche erano diventate proteste (e da mio padre che ci aveva accompagnato, proprio insulti. non tanto perchè ci stava creando dei problemi, ma preoccupato dal fatto di dover tenere lui i nostri animali se non partivano con noi!!)e io, che sono un pozzo di idee quando sono sotto stress, ho pensato bene di tirare giù dal letto alle 5,30 del mattino il console del Guatemala (che incautamente ci aveva lasciato il suo numero di cellulare) per fargli giurare e spergiurare al telefono all'hostess che le leggi del guatemala non prevedevano questa vaccinazione (cosa vera, visto che avevamo consultato ambasciata, ULSS, veterinari privati e chi ne ha più ne metta per fare i documenti necessari all'espatrio degli animali). ovviamente all'hostess questo è valso quanto giurare di scatenare il pianto irrefrenabile dei bambini che si vedevano togliere i loro migliori amici pelosi, cioè un bel niente. ci ha semplicemente tenuto lì, al check in, fino a quando hanno cominciato a dire all'altoparlante "volo iberia per madrid, last call" e a quel punto io proprio ho perso la pazienza ( e non è stato un bello spettacolo), dany le ha detto che piuttosto di non farci perdere il volo le avremmo lasciato lì gli animali, qualcosa nel suo cuoricino o nella sua testolina (o forse avrà temuto che mio padre, assieme ai due cani e alla gatta, l'avrebbe aspettata fuori alla fine dell'orario di lavoro e le avrebbe lanciato contro gli animali) dev'essere scattato, e ci ha intimato di sbrigarci, lasciare i due cani al servizio bagagli ingombranti e portare in cabina con noi la gatta. ci siamo lanciati come dei pazzi al gate e ovviamente siamo stati gli ultimi ad imbarcare, per un pelo. abbiamo tirato un sospiro di sollievo, anche se la seguente preoccupazione è stata per i due cani: il piccolo Fiocco avremmo dovuto ritirarlo a Madrid, fargli nuovamente il biglietto e portarlo in cabina con noi. La povera Dharma, la dalmata, avremmo invece dovuto lasciarla in stiva e l'idea era quella di darle uno psicofarmaco per farla dormire il più possibile, ma visto come si era svolto l'imbarco, non c'era stato il tempo di farlo.
sorvolo su come sia stato il viaggio in sè, speravo di dormire invece l'unica cosa che ho potuto fare è stato limitare i salti di Blanca proprio mentre servivano il pranzo, vedere 3 volte ininterrottamente RIO2, giocare a tris perdendo apposta sempre, giocare all'estetista oppure all'esperimento di laboratorio lasciandomi spalmare tutti i prodotti contenuti nel beaty case cortesia di iberia (compreso il dentifricio ed il sapone per le mani), pregare che la scritta "mancano 6 ore all'arrivo" che compariva sullo schermo magicamente sparisse. e comunque siamo arrivati, e questo era l'importante.
all'arrivo si sono ripresentate altre preoccupazioni, del tipo "dici che apriranno tutte e 12 le valigie per controllarle?" "dici che mi faranno problemi se ho nascosto tra i calzini semi di specie non presenti in questo Paese, bottiglie di olio extravergine, il mio Laser per odontoiatria?" "dici che c credono se dico che è una macchinetta a luce pulsata per la depilazione definitiva perchè soffro di irsutismo?"
e passi che nè io nè dany sapevamo come dire "irsutismo" in spagnolo, passi che i semi erano chiusi in simpatiche bustine a cui avevo tolto l'involucro così potevano benissimo essere bustine con semi meno innocui di basilico, menta, rosmarino, salvia, valeriana, pomodori san marzano, passi che dany sul passaporto aveva ben 4 timbri di ingressi in Colombia per motivi di lavoro ( e pensare male è fin troppo facile). Per fortuna Dany in questi casi ha sempre un'arma segreta, infallibile. In italia non ha mai funzionato, anzi, rendeva le cose più difficili, ma in questi Paesi dove le maniere sono tutto, è una bomba! Prima ancora che il poliziotto/ufficiale/impiegato/burocrata apra la bocca, lui si lancia con un sorriso smagliante, la mano tesa e le parole "mucho gusto, daniel guzman!" e non pago, continua con "signore/signorina non mi ricordo il suo nome, ma sì ricordo che l'ultima volta che ho avuto il piacere di avere a che fare con lei, è stato/a gentilissimo/a!". bam, quelli storditi cadono ai suoi piedi, e capita che si dimentichino di aprire 12 valigie e dicano "ma sicuramente in 12 valigie cosa ci può essere di proibito?", si dimentichino di controllare i documenti degli animali ( e di accorgersi, per esempio, che avevano confuso il genere degli animali: la gatta era diventata maschio, il cane Fiocco una femmina), e facciano addirittura spostare la gente per lasciarci passare e ci mandino al seguito due portantini per aiutarci.
fuori, la gente applaudiva credendo fosse arrivata la famiglia reale...non solo per le valigie, gli animali, i portantini, penso soprattutto perchè mio suocero per festeggiare il nostro arrivo aveva assunto una banda di 6 elementi che appena ci ha visto ha cominciato a suonare all'impazzata.
dopodichè, siamo partiti con 5 macchine per andare finalmente a casa. ci sono volute solo altre due ore di macchina, perchè alle 17 quando siamo arrivati è proprio l'ora di punta quando i cartelli luminosi sulla strada ti dicono "siamo più di un milione di macchine in questo momento, mi raccomando non viaggiare se non sei obbligato e se puoi non viaggiare solo". Una casa molto bella ed accogliente, peccato però fosse completamente vuota (mica si può avere tutto dalla vita! il container su cui abbiamo imbarcato i nostri mobili è arrivato una settimana fa ma è ancora bloccato dalla dogana, e questa è un'altra storia)a parte un letto king size (2,20 metri x 2 metri! ci si sta in quattro stesi sia in orizzontale che in verticale) e la cucina. Dopo tutto questo, penserete, abbiamo dormito come sassi. E invece, siamo caduti letteralmente svenuti alle 20 ma alle 2.30 io ero così attiva che ho iniziato a montare le tende, fare lavatrici, aprire le valigie (ma non sistemare, non ci sono gli armadi!!)perchè il jet lag è proprio un fenomeno simpatico, e la melatonina è proprio una pastiglina inutile.
oggi, a distanza di due settimane, posso dirvi di essere migliorata: vado a letto alle 20 (ma comincio già a far ciondolare la testa dalle 19) e sono prontissima alle 6. e vedo che anche gli animali fanno fatica ad abituarsi. almeno ho con chi parlare e fare un giretto, a notte fonda. anche se forse i vicini si saranno convinti che i nuovi arrivati sono vampiri.
Ha ha sei troppo brava a raccontare�� e poi tieni conto che nel mio immaginario sei sempre con il camice ad ippopotami rosa.... quella del laser per l'irsutismo poi è geniale. ...ha ha �� sei una grande... xxxx
RispondiEliminaSei meglio della Litizzetto!!!!!!! ^_____^
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