
Ormai era passata l'ora di pranzo e Dany, nonostante la sua proverbiale diffidenza verso tutto ciò che non è servito in una catena di ristoranti o a casa sua (e in questo proprio siamo agli opposti, io pur di provare "il vero cibo" di una nazione, assaggio qualsiasi cosa per strada, e difatti ormai sono un habitué di amebiasi e gastroenteriti), si era avventurato a comprare un choripan (cioè un panino con dentro una fettina di manzo e una salsa di mayonese, prezzemolo e aglio)in un negozietto che vendeva giocattoli e materiale per carnevale all'ingrosso , e all'occorrenza spacciava anche"fast street food". Mentre aspettava il suo panino, ha visto una mamma con suo figlio di 9 anni che entravano scherzando fra loro " beh io vorrei una fanta, tu vuoi una coca cola allora ordiniamo una sprite!" Diceva il bambino.
Hanno ordinato un menù choripan come quello di Dany, che comprendeva delle patatine fritte piccole, un panino e una lattina di bibita in due. Dany li ha guardati dividersi il panino, ha guardato il bambino che faceva sparire il suo in due bocconi, e poi restare ad aspettare che la mamma finisse la sua metà prima di iniziare a mangiare le patate, sempre rigorosamente dividendole. E ha pensato a javier, che sembra abbia il verme solitario, perché ogni volta che andiamo in un ristorante pretenderebbe di ordinare due porzioni di ogni cosa, per paura di patire la fame...e che poi effettivamente mangia più di un adulto, ma probabilmente il suo essere sempre in attività fa si che quelle calorie appena gli bastino... E dopo aver pensato a javier, che di sarebbe mangiato tre choripanes, si è chiesto perché la mamma non comprasse a suo figlio almeno un altro panino.
E allora mamma e bambino( o forse piccolo adulto) gli hanno raccontato che lei è' rimasta da poco senza lavoro, il papà non c'è mai stato, e così appena sono iniziate le vacanze( per i bambini delle scuole guatemalteche, a differenza di quelli delle scuole americane come i miei, le vacanze "estive" vanno da ottobre a gennaio)hanno cominciato assieme a preparare delle pietanze chiamate chile rellenos (sono delle frittelle di peperoni ripieni di carne e verdura abbastanza elaborate) e a girare a piedi e in autobus di comedor in comedor (tipo trattorie molto alla buona) di tutta la città per venderli, per mantenere anche l'altro fratellino di 5 anni.
E Dany ha pensato di nuovo a javier, che ha una vaga idea dei soldi e l'unica cosa che capisce e' quando gli diciamo "no, questa cosa non si fa o non si compra perché costa troppo e non sarebbe giusto sprecare così i soldi", ma non ha mai dovuto confrontarsi con l'assenza di soldi, non gli abbiamo mai detto "questo non si compra perché non ABBIAMO soldi" e non si è mai dovuto, giustamente, preoccupare di come la mamma o il papà avessero guadagnato i soldi per fare la spesa.
Ma Dany non sapeva cosa fare, e si è limitato a fare loro i complimenti, perché seppur in problemi gravi, sembravano felici, si erano rimboccati le maniche e avevano trovato una soluzione operativa invece di piangersi addosso, e gli ha regalato un altro panino.
E quando la sera ce lo ha raccontato ho proprio avuto l'impressione che Javier leggesse tra le righe, e capisse un pochino di più perché dovrebbe aver ogni mattina un buon motivo per sorridere....



Nessun commento:
Posta un commento