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lunedì 10 novembre 2014

Ich bin ein berliner

il nove era l'anniversario della caduta del muro di Berlino. 25 anni. Bene, certo, un grande evento, ma credo che al di fuori della Germania non è che si sarà celebrato tanto. In fondo ogni paese ha le sue ricorrenze. Beh voi non ci crederete, ma nella scuola di Javi l'hanno celebrato, e in grande!
Prima di tutto ci hanno mandato tre settimane prima una circolare in cui ci consigliavano (a tutti i genitori di bambini che studiano tedesco nella scuola, perchè tra i compagni di classe di Javi c'è chi ha scelto francese come terza lingua e chi cinese mandarino)vivamente l'acquisto di una maglietta ufficiale per la celebrazione della caduta del berliner mauer, alla modica cifra di 75 quetzales (non è poco, al cambio sono circa 8 euro, ma se ci pensate qui con quella cifra faccio 1/4 di serbatoio di benzina alla macchina!!). poi si è cominciata nell'opera di proselitismo per coinvolgere più mamme possibile nell'allestimento del buffet crucco's style. Da notare che qui l'80% delle persone la Germania la conosce solo perchè ha vinto i mondiali, nonostante nella scuola di Javi ci sono tutti figli di papà per i quali i soldini non sono un problema, se proprio devono viaggiare la meta obbligata sono gli States, e poi dell'europa hanno visitato solo quello che fa più figo, cioè Italia Francia e Spagna. potete immaginare che larga conoscenza hanno della cucina tedesca. La maestra di Javi, al contrario, ha vissuto degli anni in germania e ne è una grande appassionata, quindi aveva almeno delle direttive per le mamme. Io non vi voglio lasciare sulle spine, anche perchè mi conoscete, quindi ve lo dico subito che mi sono fatta coinvolgere senza troppo sforzo e che mi sono anche fatta incastrare per preparare 100 pretzel, 4 apfelstrudel e qualche litro di gluhwein. le altre mamme hanno preferito dedicarsi all'insalata di patate e altre ancora che riconoscono i propri limiti e non soffrono di superdonnismo mescolato e peggiorato dall'iperattività come me, si sono limitate ad offrirsi di comprare dei wurstel da aperitivo.





e così due giorni prima ho cominciato con i tentativo di preparazione dei p'retzel (ah perchè secondo voi io ho accettato di farli perchè li sapevo già preparare? mai vista nemmeno la ricetta in vita mia, li avevo solo mangiati a qualche octoberfest), e adirla tutta non ho ancora trovato la ricetta definitiva. Quelli che go portato alla celebrazione erano parecchio anemici anche se soffici e di sapore simile all'originale. Tra l'altro reperire gli ingredienti non è stato facile. Il sale grosso, che mi sembra la più grande banalità del mondo, qui non esiste. ho acquistato una carissima confezione di "sale kosher semigrezzo" che ovviamente costava quanto il sale raccolto a granellini uno per uno da una pozzanghera di acqua di mare nel deserto del Sinai. Per il gluhwein ci voleva il cardamomo. Ora, sembra che il Guatemala, manco a farlo apposta, figuri come il primo produttore mondiale di cardamomo. peccato che lo produca solo per esportarlo, perchè girati tre supermercati non lo avevano nemmeno mai visto. Per fortuna a farmi tornare con i piedi per terra o meglio a farmi ridimensionare come inutile sciocchezza una cosa tipo questa (l'assenza di un ingrediente rispetto alla ricetta originale) che per me si trasforma in una crisi di panico mista ad ansia da prestazione, c'è Dany, che sghignazzando mentre lo chiamavo terrorizzata sfrecciando sulla strada diretta all'ennesimo mega-iper-store mi ha detto "ma chi vuoi che se ne accorga se non sono mai stati in germania eprobabilmente mai ci andranno?" Good point, direbbero gli anglosassoni, e così è stato.  almeno lo strudel ero certa di saperlo fare, anche se la pasta sfoglia me la sono dovuta inventare (qui non la vendono) e i pinoli sono stati sostituiti da noci (si beh mi aspettavo di trovare pini e pigne in un oaese tropicale?).
e così giunto il giorno della celebrazione (che però è stata anticipata al 7), mi sono presentata sfatta e spettinata con i miei quattro vassoi di cibarie e tre bottiglie di gluhwein fumante (ahhhhh di che meraviglioso profumo natalizio è impregnata adesso casa mia..stona un  po' con il clima estivo e le palme...) e mi ono trovata davanti a un gruppetto di mamme strafighissime con le unghie laccate, i tacchi chilometrici (io già prima della gravidanza usavo ballerine rasoterra 5 giorni su 7, adesso sempre), i capelli vaporosi appena usciti dal parrucchiere, che facevano esporre alla loro donna delle pulize/governante una ciotolina ripiena di wurstel o insalata di patate, per non sporcarsi. E un'altra volta, da non so che angolo, mi è spuntato il complesso di Fantozzi.

per fortuna mi sono distratta con i canti e i balletti dei bimbi, la premiazione dei migliori studenti dell'anno scorso di tedesco con premio dell'ambasciata tedesca, inni di qua e inni di là, saluto alle bandiere, discorsi di rito e poco dopo un'orda di genitori affamati e bambini che si davano all'assalto scomposto del buffet, al grido di "chi prima arriva meglio alloggia". sono riuscita a intravedere il mio Javi, che in mezzo a tutti quei ragazzi sembrava uno scricciolo, che sgraffignava zitto zitto 4 fette di strudel e si nascondeva su una panchina a mangiare ed aspettare che io finissi di svolgere la mia fantozziana missione. poi, così com'erano arrivati, i genitori e i bambini affamati sono spariti come cavallette, lasciando desolazione sul tavolo del buffet e sporcizia nel salone della festa. noi mamme per fortuna abbiamo solo dovuto recuperare i nostri vassoi (yessss! i miei completamente vuoti!!) e andarcene senza rassettare, a quello ci ha pensato la super squadra di pulizie della scuola.
mentre andavo verso il parcheggio, con javi imbrattato di strudel di mele fino al collo, sorridevo e pensavo tra me e me che in fondo i buffet sono uguali a qualsiasi latitudine...e io troverò sempre il modo di stressarmi per fare più di quello che dovrei.

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