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lunedì 22 dicembre 2014

Come Nel libro"cuore"

Dany ieri aveva delle cose da fare in centro, che come tutti i centri di città centroamericane e' una delle zone purtroppo più degradate e insicure. Pieno di palazzi antichi, ma talmente trascurato da apparire addirittura grottesco per il contrasto fra fregi stile liberty e coloniale,e un groviglio di cavi della luce tesi da un edificio all'altro, fili colmi di panni, teli pubblicitari. 












Ormai era passata l'ora di pranzo e Dany, nonostante la sua proverbiale diffidenza verso tutto ciò che non è servito in una catena di ristoranti o a casa sua (e in questo proprio siamo agli opposti, io pur di provare "il vero cibo" di una nazione, assaggio qualsiasi cosa per strada, e difatti ormai sono un habitué di amebiasi e gastroenteriti), si era avventurato a comprare un choripan (cioè un panino con dentro una fettina di manzo e una salsa di mayonese, prezzemolo e aglio)in un negozietto che vendeva giocattoli e materiale per carnevale all'ingrosso , e all'occorrenza spacciava anche"fast street food". Mentre aspettava il suo panino, ha visto una mamma con suo figlio di 9 anni che entravano scherzando fra loro " beh io vorrei una fanta, tu vuoi una coca cola allora ordiniamo una sprite!" Diceva il bambino.
Hanno ordinato un menù choripan come quello di Dany, che comprendeva delle patatine fritte piccole, un panino e una lattina di bibita in due. Dany li ha guardati dividersi il panino, ha guardato il bambino che faceva sparire il suo in due bocconi, e poi restare ad aspettare che la mamma finisse la sua metà prima di iniziare a mangiare le patate, sempre rigorosamente dividendole. E ha pensato a javier, che sembra abbia il verme solitario, perché ogni volta che andiamo in un ristorante pretenderebbe di ordinare due porzioni di ogni cosa, per paura di patire la fame...e che poi effettivamente mangia più di un adulto, ma probabilmente il suo essere sempre in attività fa si che quelle calorie appena gli bastino... E dopo aver pensato a javier, che di sarebbe mangiato tre choripanes, si è chiesto perché la mamma non comprasse a suo figlio almeno un altro panino. 


E allora mamma e bambino( o forse piccolo adulto) gli hanno raccontato che lei è' rimasta da poco senza lavoro, il papà non c'è mai stato, e così appena sono iniziate le vacanze( per i bambini delle scuole guatemalteche, a differenza di quelli delle scuole americane come i miei, le vacanze "estive" vanno da ottobre a gennaio)hanno cominciato assieme a preparare delle pietanze chiamate chile rellenos (sono delle frittelle di peperoni ripieni di carne e verdura abbastanza elaborate) e a girare a piedi e in autobus di comedor in comedor (tipo trattorie molto alla buona) di tutta la città per venderli, per mantenere anche l'altro fratellino  di 5 anni. 
E Dany ha pensato di nuovo a javier, che ha una vaga idea dei soldi e l'unica cosa che capisce e' quando gli diciamo "no, questa cosa non si fa o non si compra perché costa troppo e non sarebbe giusto sprecare così i soldi", ma non ha mai dovuto confrontarsi con l'assenza di soldi, non gli abbiamo mai detto "questo non si compra perché non ABBIAMO soldi" e non si è mai dovuto, giustamente, preoccupare di come la mamma o il papà avessero guadagnato i soldi per fare la spesa. 
Ma Dany non sapeva cosa fare, e si è limitato a  fare loro i complimenti, perché seppur in problemi gravi, sembravano felici, si erano rimboccati le maniche e avevano trovato una soluzione operativa invece di piangersi addosso, e gli ha regalato un altro panino.
E quando la sera ce lo ha raccontato ho proprio avuto l'impressione che Javier leggesse tra le righe, e capisse un pochino di più perché dovrebbe aver ogni mattina un buon motivo per sorridere....

Aqui no hay posada!


Evviva! Il natale e' alle porte! Abbiamo l'albero in casa da novembre, il presepe dai primi di dicembre, la radio la tv ed i supermercati mi tartassano ricordando che devo spendere e spandere a più non posso perche' questo e' il periodo più bello dell'anno e bisogna celebrarlo! Eppure non riuscivo ancora a cogliere l'atmosfera natalizia, vuoi perché fuori ci sono 25 gradi, vuoi perché mi manca il resto della mia famiglia, che per cause di forza maggiore non potrò vedere...
Questo fino a sabato! Sabato sera infatti siamo stati gentilmente invitati da una compagna di classe di Javier ad una posada, una tradizione semplice eppure bellissima! Praticamente ci si organizza con tutti i vicini di casa: ognuna delle case verrà visitata( più case in una sera, o una al giorno) da una processione di vicini che portano un piccolo altare con le statue di maria e Giuseppe. Si mette in scena, in poche parole, l'arrivo a Betlemme dei genitori di Gesù, che chiedono alloggio in vari ostelli ma non vengono accolti, finché in una delle case (che si è decisa prima) si fanno entrare, assieme a tutto il corteo, poi si prega assieme, si parla del significato del natale e soprattutto se magna!! Le pietanze tipicamente offerte alla posada sono il ponche ( un'infuso bollente di frutta fresca o secca a pezzi composto da papaya, ananas, mela, cannella, prugna, uvetta, pera, banana, platano e molto molto zucchero), la cioccolata calda (che qui si prepara senza latte, solo cioccolato sciolto e acqua), l'arroz con leche ( il riso bollito nel latte e cannella), l'atol de elote (una bevanda vischiosa zuccherata fatta di mais bianco e giallo), la Magdalena (il ciambellone), le tostadas (delle tortille fritte dure da spaccarsi i denti su cui mettono o il pure di fagioli neri e del formaggio tipo pecorino fresco, oppure salsa di pomodoro e peperone con prezzemolo, oppure la guacamole). Durante la "processione" per arrivare alla casa dove maria e Giuseppe riceveranno "posada" e quindi trascorreranno la notte, si canta e si suona maracas, tamburello, ocarina, e si balla anche (Blanca si è scatenata!). Poi di fronte alle case in cui si chiede posada si intona un altro canto e da dentro,sempre cantando, rispondono. Nella casa in cui si riceve posada le statue dell'altarino restano per essere "adorate", e la famiglia in genere allestisce uno spazio speciale con coperte, tovaglie, foglie e fiori e luci natalizie o candele. La sera successiva la processione andrà a prendere l'altarino a casa di quella famiglia e lo porterà nella nuova che darà "posada". Siccome tutti i vicini vogliono avere maria e Giuseppe a casa loro per una notte, questa allegra rappresentazione può durare anche un mese intero, fino alla notte del 24. Nel condominio dell'amica di Javi, era già una settimana che la facevano. Lo trovo un modo molto semplice per ritrovare il senso del natale, per ricordarsi da dove comincia tutto, e cioè non dalla leggenda di santa claus, bensì dall'avventura di una coppia di neo sposi che sta per avere il loro primo figlio, oltre a permettere di instaurare un bel clima familiare con i vicini di casa, che troppo spesso nemmeno si conoscono. La parte della preghiera e' stata così apprezzata dai miei bimbi (e anche dagli altri, a dire il vero!) che risuonavano i loro "quanto manca?" "Hanno finito?" "Ma cosa dicono? Ma tu lo sai dire quello che dicono loro?", mentre numerosi altri bimbi sonnecchiavano sulla sedia in posizioni improbabili. Eppure, non appena hanno cominciato a distribuire cibi e bevande, si sono tutti rianimati per magia...
Quando siamo tornati a casa i bambini erano entusiasti e hanno finalmente sentito anche loro che Natale e' vicino.
Quest'anno quindi non ho ricevuto il canto della stella a casa (perché qui non si usa) ma l'anno prossimo conto di organizzare una posada anche nel nostro condominio, almeno avremo l'occasione di cantare e suonare le maracas senza essere presi per matti (e per mia fortuna, non è nemmeno richiesto l'essere intonati per partecipare)




lunedì 8 dicembre 2014

Senza parole

Ero in auto, stavo passando davanti alla zona 7 (una delle più povere della città). Ho visto un cartellone appeso su una delle tante casupole di legno che si reggono per miracolo...ecco magari non hanno la rete di fognature, non hanno strade, non hanno il frigo, non hanno la cucina, ma vuoi mettere? Finalmente "dopo due anni sapranno la verità" come dice il manifesto: chi fra Champion di monde e Mascara avrà la meglio??Eco portano pure i bambini a vedere questa sfida epica, perché un po' di violenza gratuita fa bene a qualsiasi età.


venerdì 5 dicembre 2014

Questioni di classe


Scusate il giochino di parole con cui mi sono giocata tutta la vostra stima, ma con "classe" intendevo il gruppo di alunni. Cominciamo con la classe di nuoto dei miei due pargoli: il numero di cui si compone e' variabile da quattro a due. E le maestre sono tre. Nonostante ci sia un orario delle lezioni da rispettare, ognuno fa un po' come gli pare: le lezioni ci sono tutti i giorni ogni 45 minuti, quindi in pratica ho capito che basta che arrivi ad una qualche ora e ti ficchi in acqua. Punto. Ed io che mi ero segnata sul calendario che la lezione di nuoto iniziava alle 4, e che facevo corse che "fast and furious" al confronto sono pensionati in villeggiatura sul risciò', che pretendevo che i miei figli si infilassero il costume alla houdini senza togliersi completamente i vestiti seduti sul sedile posteriore mentre io ero alla guida, ed io che contravvenendo al codice d'onore della mamma italiana li facevo entrare in acqua pochi secondi dopo aver consumato la merenda e appena prelevati da scuola (con il braccio non occupato a mettersi il costume). Insomma, delle infusioni di ansia due volte a settimana, ma voi ormai lo sapete che io l'ansia me la creo anche dove non ce ne sarebbe traccia. Non parliamo poi di quando per qualche malanno o imprevisto saltava una lezione: il dramma!! Quando la recupero?? Ora ho scoperto che delle otto lezioni mensili pagare uno può fare quello che più gli sembra utile: vuoi fare due lezioni settimanali? Vuoi concentrarne quattro in una settimana e quattro in un'altra? Vuoi esaurirle tutte e otto lo stesso giorno (sempre che il tuo bimbo possegga la resistenza di iron man e la pelle di una seppia perché dopo 6 ore a mollo nel cloro altro che rughette sui polpastrelli!)? Sono assolutamente fatti tuoi. Ora che ho capito questo, vivo molto più serenamente le ore precedenti alla lezione. Mi va di accompagnarli oggi? Ma si andiamo! Salvo poi stressarmi comunque nei dieci minuti precedenti l'orario a cui avevo deciso di andare, perché il lupo perde il pelo ma non il vizio. Comunque, dicevo, e' incredibile quando ti trovi in piscina e vedi javi con la maestra che lo aiuta nello stile libero, e addirittura blanca con una che le sostiene la testa nel dorso e l'altra che le muove i piedi. Non so voi, ma a me sembrano Robe da quelle serie di MTV dove le ragazzine a 16 anni per il compleanno invitano gli U2 ad uscirgli dalla torta e cantargli l'happy birthday.

Ecco poi ci sono le classi a scuola. Qui sono convinti che sia controproducente che un bambino stia con gli stessi compagni durante tutto il ciclo scolastico. Quindi se quest'anno sei nella sezione D, l'anno prossimo chissà cosa ti riserverà il futuro. Io l'ho capito un po' tardi, quando avevo già marchiato a fuoco tutto ciò che i miei bimbi possiedono e portano a scuola con il loro nome e la sezione per essere sicura che gli oggetti facessero ritorno se smarriti ( il che capita quotidianamente). C'è anche da dire che non sai mai con chi ti ritrovi perché sembra che uno degli sport nazionali sia il cambio di scuola: appena aprono un nuovo campus scolastico (e qui spuntano come funghi e chiazze di muffa sul soffitto del bagno in autunno), i genitori si lasciano incantare e spostano i loro figli. Per esempio adesso a gennaio apre il collegio waldorf, che dovrebbe essere una specie di metodo steineriano mescolato con la sopravvivenza nei boschi, e c'è stato un esodo biblico di alunni da molte scuole, per via dei genitori ammaliati dalla pubblicità. Nel curriculum di uno studente, troverete percorsi stranissimi e quindi alla fine ciò che conta e' la scuola in cui hai frequentato l'ultimo anno di high school. Oltretutto qui già dalla materna li abituano  che non è il maestro ad entrare in classe, bensì gli studenti a raggiungerlo nella sua aula, e ognuno può scegliere il suo piano di studi ( per esempio mia figlia frequenta in seconda materna che da noi sarebbe tipo sezione blu, o scoiattoli e qua giustamente si chiama K2A che fa molto più ammmericano, geography con alcuni bambini, e tedesco con altri. Solo 4 per la verità, che qua la Germania non va tanto di moda. Sembra faccia più "high society" il francese). Se questo si traduce in una varietà di amichetti immane e quindi magari in un aspetto positivo perché i bambini sono obbligati a socializzare di più e non a farsi il compagno di banco amico per la vita, d'altro canto fatevi quattro conti e abbiate un po' di pena per me: a quante cavolo di festine di compleanno di compagni di classe mi tocca partecipare??