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mercoledì 30 luglio 2014

tutto è cominciato...

Beh dato che uno si può domandare: "ma come ci siete finiti lì, dall'altra parte dell'oceano?", probabilmente bisogna spiegare un pochino l'antefatto. Tutto è cominciato quando, nell'agosto del 2002, Dany mi ha chiesto "ehi, vuoi essere la mia fidanzata?"  al che invece di rispondere "siiii" con entusiasmo, come lui si aspettava, io ho ribattuto con un altra domanda: "ma POI...come facciamo?"
e li per lì, presa dall'emozione del momento che poi si traduceva in un'estrema ingenuità e stupidaggine, mi sono accontentata del suo "staremo un po' da te, e un po' da me!"

Adesso so che era una grossa, anzi enorme, direi pazzesca, CAVOLATA.
non si può vivere "un po' qui e un po' lì", anche perchè non stiamo parlando che so, di alternarsi tra Milano e Roma, ma di avere un piede in Italia e uno giusto 8000km più in là, dall'altra parte dell'oceano, in Guatemala. Una gigantesca spaccata, insomma, che credo nemmeno Nureyev potrebbe realizzare...

E prima tre mesi in Italia, poi uno in Guatemala, poi parecchi mesi separati, poi tre anni in Guatemala, nove in Italia, e adesso eccoci di nuovo qua in Guatemala.
Si perchè alla fine ho dovuto cedere io. Ma come si fa a competere con l'amor patrio di uno che se vede il cielo bianco e azzurro, gli esce una lacrimuccia pensando ai colori della sua bandiera?  con uno che è stato tirato su a pane e nazionalismo fin dalla scuola materna? con uno che vinceva i concorsi di oratoria alle elementari e allora ogni mattina, a scuola, prima dell'alzabandiera, decantava il saluto all'amata bandiera davanti a tutto l'istituto senza nemmeno uno straccio di canovaccio? Non c'è partita, perchè io amo il mio Paese, ma al massimo canto l'inno ai mondiali, e la bandiera l'ultima volta l'ho tirata fuori solo il 2 giugno per protesta contro la Lega. un patriottismo mordi e fuggi, insomma.
Quello che amo di più del mio Paese è l'idea di una famiglia mista, però unita, e questo richiede davvero un sacco di sforzo. Ed eccoci qua, ci siamo trasferiti dove sembra potremmo stare finalmente tutti assieme, senza patemi d'animo eccessivi da parte di nessuno (beh vedremo, io l'ultima volta che ho vissuto qui ricordo di aver avuto sogni ricorrenti su pacchi giganti di biscotti mulino bianco, perchè mi mancava tremendamente la tipica colazione italiana!).

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